
TAN da 7,35%, TAEG da 7,68%. Importi fino a € 60.000 in 120 mesi.
Quando le banche ritardano nel rispondere alla richiesta di surroga del mutuo, il consumatore può chiedere un risarcimento.
Per legge le banche a cui un mutuatario ha chiesto l’estinzione del mutuo per surroga devono rispondere (con un sì o un no, ovviamente) entro un tempo definito. La richiesta, secondo quanto stabilito dalla Legge Bersani del 2007, deve ottenere risposta entro trenta giorni lavorativi. E cosa succede se la banche rispondono con ritardo?
Ebbene, sempre secondo la legge Bersani, il richiedente ha diritto a un risarcimento. Questo risarcimento è pari all’1% del capitale residuo del mutuo che trasferito, per ogni mese o frazione di mese di ritardo. E per chiedere l’indennizzo bisogna seguire un iter standard. Di norma, si procede inviando una lettera all’ufficio reclami della vecchia banca… Qui, però, come succede spesso in Italia, i tempi possono allungarsi.
Paradossalmente, l’ufficio reclami è tenuto a dare una risposta riguardo alla mancata risposta della banca entro sessanta giorni. Quindi, se la banca non risponde sulla richiesta di surroga entro un mese, dopo il reclamo, c’è bisogno di aspettare altri due mesi per la risposta dell’ufficio che si occupa dei ritardi!
Nulla a cui gli italiani non siano abituati… La burocrazia nel nostro Paese segue logiche spesso paradossali. Ciò che conta è che l’iter può allungare i tempi di attesa per il risarcimento. Passiamo comunque alle questioni più tecniche. Abbiamo parlato di un risarcimento pari all’1% sul capitale residuo. E cosa significa?
Si parte da una base dell’1% del capitale residuo del mutuo per ogni mese o frazione di mese di ritardo. Non è così complicato come potrebbe apparire. Per fare il calcolo basta seguire alcuni semplici passaggi. La prima cosa da fare è scoprire a quanto ammonta il capitale residuo del proprio mutuo al momento della richiesta di surroga. Per farlo basta controllare il proprio ultimo estratto conto o resoconto mensile del mutuo. Tali documenti, di norma, includono informazioni dettagliate sul saldo del finanziamento e sugli interessi pagati.
Inoltre, molte banche, con i loro servizi di home banking, permettono di visualizzare in tempo reale il saldo del mutuo. In alternativa ci si può rivolgere al servizio clienti della banca. O si può fare alla vecchia maniera: uscire e recarsi presso una filiale per ottenere informazioni sul capitale residuo. Avendo accesso alle informazioni sui pagamenti effettuati, si può pure calcolare manualmente il capitale residuo sottraendo l’ammontare del capitale rimborsato dal capitale iniziale del mutuo.
Con il dato a disposizione, si deve poi calcolare l’1% del capitale residuo. Cioè bisogna moltiplicare la cifra corrispondente al capitale residuo per 0,01 (1%). Poi si deve moltiplicare il risultato per il numero di mesi (o frazioni di mese) di ritardo. Supponendo per esempio che il capitale residuo sia pari a 100.000 euro e che il ritardo sia di due mesi e mezzo, il risarcimento in questo caso sarebbe quindi di 2.500 euro. Non male…
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
Il mutuo alla francese prevede il pagamento di rate cos...
La formula del rent to buy, ovvero dell'affitto con ris...
Prestiti.com proprietà di WEB 365 Srl – Piazza Tarquinia 5 – 00183 Roma RM – P.Iva IT12279101005 – info@prestiti.com