
TAN da 7,35%, TAEG da 7,68%. Importi fino a € 60.000 in 120 mesi.
Il mutuo green è un finanziamento per progetti d’acquisto di immobili a ridotto impatto ambientale o ristrutturazioni con miglioramento dell’efficienza energetica.
In genere, i cosiddetti mutui green vengono offerti a condizioni economiche più vantaggiose rispetto a quelli tradizionali. Tale risparmio per i clienti non è dovuto solo all’esplicita volontà di incentivare il rinnovamento e l’efficientamento energetico degli immobili. Banche e finanziarie puntano a promuovere tali mutui con condizioni più vantaggiose per poter poi accedere a programmi di supporto, incentivi fiscali e finanziamenti europei, come quelli connessi agli obiettivi della Direttiva Case Green dell’UE. O ai progetti nazionali legati alla transizione ecologica.
Non è tutto. Per una banca, offrire prodotti finanziari sostenibili significa anche autopromuoversi come realtà attenta alel questioni ambientali e al tema dell’ecologia. Da qui l’esigenza per molte realtà di allinearsi agli standard ESG (Environmental, Social, and Governance) e di andare incontro alla crescente domanda da parte dei consumatori di soluzioni immobiliari sostenibili ed efficienti.
Dunque, i mutuatari che vogliono acquistare immobili a ridotto impatto energetico o che scelgono di ristrutturare case già esistenti con l’obiettivo di migliorarne l’impatto ambientale possono ottenere uno sconto sul tasso. Il vero risparmio dipende dal più basso rischio di insolvenza del cliente. Per il finanziatore, il proprietario di un immobile efficiente potrà garantire un miglior bilancio familiare, risparmiando con i consumi domestici (elettricità, gas, acqua), ed essere quindi un referente più sicuro.
Esistono ovviamente dei requisiti per poter accedere a un mutui green. Innanzitutto, per accedere a un finanziamento ad hoc per acquistare la prima casa con mutuo green, l’immobile oggetto del contratto deve possedere un APE. Cioè un attestato di prestazione energetica. Un documento che certifichi un’elevata efficienza energetica (la classe A o la classe B).
Se invece il mutuo è destinato a lavori di riqualificazione energetica, oltre all’APE iniziale, il mutuatario deve fornire un computo metrico dettagliato dei lavori. Tocca insomma dimostrare che la ristrutturazione comporterà il miglioramento di almeno una classe energetica. In alcuni casi bisogna garantire il salto di due classi energetiche. In questo specifico contesto, il capitale viene erogato in tranche, seguendo lo stato avanzamento lavori (si tratta del cosiddetto mutuo SAL).
Da tempo i mutui green non sono più esclusivamente rivolti a immobili in classi energetiche superiori (A e B). Ci sono banche e finanziarie che estendono l’offerta anche a immobili in classe C e persino immobili con basse performance energetiche (fino alla classe G), ovviamente in considerazione di opportune ristrutturazioni che ne migliorino l’efficienza energetica.
Un recente rapporto pubblicato da Nomisma immobiliare ha evidenziato un trend parecchio interessante realtivo al mutuo green. Oggi, circa un terzo delle famiglie italiane opta per case green, dimostrando una crescente attenzione verso l’efficienza energetica. Secondo lo studio solo il 10% degli acquirenti non considera la classe energetica come un fattore determinante nella scelta dell’immobile.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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