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Quando si acquista un’auto con un finanziamento sono tante le clausole contrattuali cui prestare attenzione, incluso il diritto di recesso.
Bisogna innanzitutto informarsi bene sul tasso di interesse applicato, sull’eventuale presenza e sul peso di una maxi rata finale e sulla durata del finanziamento. Ma c’è anche dell’altro. Quando si compra un’auto a rate, è bene far attenzione ad altre clausole che potrebbero o non potrebbero essere presenti nel contratto.
Nei contratti di finanziamenti auto sono per esempio spesso presenti penali per l’estinzione anticipata. Il consumatore ha dunque la necessità di controllare bene se può chiudere il prestito auto prima della scadenza senza costi aggiuntivi.
L’altra clausola da valutare è quella relativa agli obblighi assicurativi. Alcuni finanziamenti auto richiedono per esempio polizze assicurative obbligatorie, come la polizza furto e incendio o la polizza GAP. Cioè quella che copre la differenza tra valore dell’auto e importo finanziato.
Infine, è fondamentale capire se sono previsti vincoli sulla proprietà e se è attiva la clausola di recesso. Quest’ultimo punto è molto importante: il consumatore dovrebbe sempre verificare se ha diritto a recedere dal contratto entro un certo periodo e a quali condizioni.
Quando si compra una vettura con un finanziamento non è raro scoprire solo in un secondo momento di aver accettato un piano di ammortamento troppo oneroso. In questi casi è appunto possibile avvalersi del diritto di recesso.
Un diritto sancito dalla normativa vigente che vale come possibilità di ripensamento da parte del consumatore. Per il codice del consumo, infatti, dopo aver firmato un contratto che prevede una spesa (un acquisto di un bene o un servizio, un finanziamento, un abbonamento), il consumatore può sciogliere unilateralmente l’accordo.
In teoria, il diritto di recesso non è mai vincolato alla giusta causa, di conseguenza non è necessario retrocedere da un contratto adducendo motivazioni specifiche. Tale diritto può poi essere esercitato anche durante l’esecuzione del contratto, a seconda delle fattispecie previste dalla normativa. Chi esercita il recesso, laddove sia presente nel contratto come possibilità, è tenuto al versamento di una corresponsione in denaro per le sole prestazioni già eseguite.
I tempi? Il diritto va esercitato secondo limiti temporali stringenti. Cioè entro quattordici giorni dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento con la società finanziaria o con la banca. E non è un caso che il finanziamento inizi quasi sempre dopo un mese dalla sottoscrizione del contratto… Tale intervallo vale per consentire a chi lo desiderasse di avere il tempo necessario per esercitare il diritto di recesso. Per comunicare la propria intenzione di disdetta basta una comunicazione formale scritta. Una lettera, un fax o una email.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
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