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Non si parla abbastanza di frodi sui prestiti personali e sul credito al consumo, ma i dati rivelano molteplici criticità.
Nel 2024, secondo il CRIF, sono state denunciate più di trentamila frodi collegate al mercato dei finanziamenti. Ci sono frodi relative ai mutui, ai prestiti finalizzati, a quelli personali e al credito al consumo. Gli attacchi, finalizzati a sottrarre alle vittime capitali o dati personali, sono vari e in costante aggiornamento. Le strategie di aggressione e raggiro cambiano giorno dopo giorno. Ma ci sono alcune costanti.
Si va dal banale e un po’ ottuso phishing agito tramite SMS a tecniche sempre più sofisticate o pervasive di raggiro. I pericoli si muovono lungo le linee telefoniche e su internet. Il problema principale è quello dei falsi prestatori e dei siti fake.
Chi cerca un prestito personale o un piccolo finanziamento finalizzato o non si lascia attrarre da siti collegati ad annunci che promettono soldi facili a tassi super competitivi. Per poter accedere al credito senza fornire forti garanzie o per poter velocizzare le pratiche di accesso al prestito, evitando noie burocratiche e analisi reddituali, le vittime si espongono al ricatto e al raggiro dei truffatori.
Il più delle volte versano anticipi o commissioni prima che il prestito sia erogato. Dopo aver pagato il sedicente intermediario, aspettano poi inutilmente di incassare il capitale richiesto: il prestito non arriva più. Facile intuire cosa succede… Il referente sparisce con i soldi che è riuscito a mettersi in saccoccia, il sito chiude o non cambia tutti i recapiti.
Le altre frodi comuni riguardano il cosiddetto phishing finanziario. Tramite email, SMS o chiamate, i truffatori si spacciano per istituti di credito o finanziarie. Con false comunicazioni o con offerte allettanti provano a ottenere i dati personali e bancari delle vittime. In questi casi, i truffatori mirano a usare i dati rubati per aprire finanziamenti a nome di chi ha abboccato all’inganno. E la vittima, ignara, scopre la truffa solo quando riceve solleciti dei pagamento.
Prima di affidarsi a qualsiasi mediatore o creditore, sarebbe bene controllare la regolarità del referente. Bisogna prima di tutto verificare che il sito sia valido e che il professionista sia registrato e autorizzato dalla Banca d’Italia. In generale, è sempre meglio diffidare dai tassi troppo bassi, o comunque non in linea con le medie mensili. Ed è bene considerare impropria e non conforme ogni tipo di richiesta di denaro anticipato. Una fin-tech seria o una finanziaria avviata non chiederanno mai soldi prima di erogare un prestito.
Il CRIF, nel suo report relativo al 2024, ha parlato di frodi creditizie che rubano in media 4.800 euro a vittima. Il giro d’affari complessivo viaggia sui 150 milioni, nonostante il calo del numero assoluto di casi rispetto al 2023 (su base annua si regista un -4,6%).
Le vittime delle frodi cascano nella trappola soprattutto quando chiedono dei prestiti finalizzati. Ma nel 2024 sono appunti cresciuti i casi di truffe collegate all’erogazione di prestiti personali e BNPL. Negli ultimi mesi, sia l’IVASS che la Polizia Postale hanno segnalato un aumento di siti fake e d portali o profili social collegati a prestatori abusivi.
Chi cerca urgentemente liquidità è naturalmente più esposto a simili pericoli. L’invito non è solo quello di non fidarsi troppo di chi concede soldi con leggerezza ma anche quello di segnalare annunci ambigui e siti fraudolenti all’AGCM e al garante della privacy. Secondo il CRIF, le frodi sono sempre più difficili da rilevare in modo tempestivo. Le vittime se ne accorgono anche dopo un anno o più.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
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