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Il pignoramento immobiliare è la temibile procedura mettere a rischio la casa del debitore che non rinascere più a sostenere i pagamenti delle rate del mutuo.
Con il mutuo ipotecario, l’immobile è la garanzia contrattuale principale per il finanziamento. In caso di inadempienza del debitore, la banca ha dunque il diritto di avviare un procedimento di esecuzione forzata, che può portare al pignoramento e alla vendita all’asta della casa. Il finanziatore parte sempre con dei solleciti di pagamento. Poi, se il debito persiste, il creditore può avviare delle azioni legali. Un processo che può culminare con la vendita all’asta dell’immobile offerto in garanzia del mutuo.
In ogni casa, anche se il mutuo non prevede un’ipoteca sulla casa, il mancato pagamento può comportare spiacevoli conseguenze per il mutuatario. Si va dall’applicazione di interessi di mora alla segnalazione al Sistema di Informazioni Creditizie (SIC). Questo secondo effetto influisce negativamente sulla possibilità di ottenere altri finanziamenti in futuro.
Chi ha firmato un contratto di mutuo ipotecario ed è in difficoltà con il pagamento delle rate dovrebbe innanzitutto contattare la banca per cercare una possibile soluzione. Conviene sempre provare a rinegoziazione il mutuo oppure organizzare un piano di rientro. Ci sono poi diverse soluzioni legali che possono aiutare il mutuatario a fermare il processo di pignoramento. Ogni caso è da intendersi come particolare. Quindi, conviene valutare una strategia efficace e ad hoc.
Dunque, il mancato pagamento delle rate del mutuo può effettivamente portare al pignoramento dell’immobile ipotecato, così come previsto dal Codice Civile, in particolare dagli articoli relativi all’ipoteca e all’esecuzione forzata (articoli 2808 e seguenti). L’ipoteca va infatti intesa come una garanzia reale che consente al creditore di soddisfare il proprio credito attraverso la vendita forzata del bene ipotecato, qualora il debitore non adempia ai suoi obblighi.
La procedura esecutiva immobiliare parte sempre dall’emissione di un atto di pignoramento da parte del creditore, con regolare notifica al debitore. Poi, il pignoramento viene trascritto nei registri immobiliari. Subito dopo il tribunale competente avvia il procedimento. Si passa poi alla perizia sull’immobile per determinarne il valore di mercato. Il passo successivo è la pubblicazione di un avviso d’asta. Tutto il procedimento, in media, può richiedere dai due ai quattro anni.
Per quanto riguarda la tutela dei mutuatari, esistono diverse normative e strumenti da prendere in considerazione. Il Codice del Consumo, per esempio, protegge i consumatori da clausole abusive nei contratti di mutuo e garantisce un minimo di trasparenza nelle condizioni contrattuali. La Legge Bersani ha invece introdotto misure fondamentali, come la portabilità del mutuo (la cosiddetta surroga) e la cancellazione automatica dell’ipoteca una volta estinto il debito.
La normativa vigente, prevede anche che, in situazioni di chiara difficoltà economica, sia possibile richiedere una sospensione temporanea delle rate. E c’è anche il Piano del consumatore previsto dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza, che consente di riorganizzare i debiti senza perdere beni essenziali.
Il primo passo, però, è quello già citato della rinegoziazione del debito. Il mutuatario deve quindi cercare un accordo con i creditori per ristrutturare il debito. Per esempio, attraverso una riduzione delle rate o un’estensione del periodo di pagamento. L’altra azione da valutare è quella del saldo e stralcio, ovvero il pagamento di una somma ridotta rispetto al debito totale, concordata con i creditori, per chiudere definitivamente la questione.
Ci si può muovere anche preventivamente, ovvero prima che sorgano dei debiti. Lo si fa con la costituzione di un fondo patrimoniale o di un trust. Si tratta di strumenti legali che possono proteggere i beni immobiliari. Infine, potrebbe convenire rivolgersi a un avvocato esperto in pignoramenti. Una figura specializzata in grado di aiutare il debitore a studiare e attuare la strategia più adatta alla delicata situazione.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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