
TAN da 7,35%, TAEG da 7,68%. Importi fino a € 60.000 in 120 mesi.
Per quale tipologia di richiedente è possibile prendere in considerazione lo strumento del mutuo con spread su misura.
Consumatori e mutuatari chiedono alle banche e ai creditori maggiore flessibilità. E per poter continuare a offrire al pubblico contratti competitivi, gli istituti finanziari hanno imparato a proporre soluzioni ad hoc, adatte alle esigenze specifiche dei richiedenti. Non potendo intervenire sul tasso (basato su indicatori standard), i mutui riescono a rendersi maggiormente flessibili attraverso la soluzione dello spread su misura.
Per spread s’intende il margine di guadagno del creditore sul finanziamento. Per la precisione, il margine di guadagno della banca applicato al tasso di interesse. Di fatti, quando ci si rivolge a una banca per ottenere un mutuo, bisogna considerare più voci: il tasso di riferimento (fisso o variabile, quindi basato sull’IRS o sul’Euribor), i costi accessori e poi la percentuale aggiunta dall’istituto di credito per coprire i rischi e ottenere un certo profitto. Quest’ultima voce rimanda allo spread.
Dunque, più è basso lo spread e più il finanziamento è favorevole per il mutuatario. Un tempo questa voce era considerata fissa. Per lo spread su misura ci si basa su tre fattori fondamentali: l’età, l’importo finanziato correlato al valore dell’immobile e il livello di efficienza energetica della casa.
Tramite lo spread su misura è possibile abbassare il TAEG anche di un punto e mezzo percentuale. L’idea di base, per le banche, è quella di adattare il mutuo in base alla storia creditizia del richiedente e ai tre fattori indicati poco più su. In questo senso è possibile individuare nello spread su misura un nuovo approccio adottato dal mercato creditizio utile per personalizzare i contratti sulla base delle caratteristiche specifiche dei clienti.
Il primo fattore da considerare per i mutui con spread su misura è l‘età del richiedente. In genere, il mutuatario con meno di trentasei anni riesce a beneficiare di condizioni più favorevoli. Poi, si può provare a richiedere uno spread personalizzato laddove il mutuo copra una percentuale ridotta del valore dell’immobile. Di solito, si parla di mutui all’80%. Con una copertura al 60 o al 50%, lo spread potrebbe calare fino a un punto percentuale. I mutui con un loan-to-value ridotto hanno quindi più probabilità di rivelare degli spread più convenienti.
L’ultimo fattore è quello della classe energetica dell’immobile. Con un mutuo dedicato all’acquisto di un immobile green, cioè di classe A o B è spesso possibile ottenere condizioni migliori. Al di là dello spread su misura, che come abbiamo visto varia in base a criteri specifici, le banche possono adottare anche altre percentuali variabili di guadagno.
Si parla perciò di spread progressivo o promozionale. Con lo spread progressivo alcuni creditori offrono per esempio mutui con una percentuale aggiuntiva che diminuisce nel tempo, a mo’ di premio per i clienti più affidabili. Quando allo spread promozionale, si tratta di offerte speciali valide nei primi anni del mutuo.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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