
Richiesta prestito online, erogazione rapida.
Il mercato del credito deve fare i conti con il boom delle super-app. Tantissimi utenti, in tutto il mondo, stanno migrando verso le nuove interfacce.
Un nuovo ecosistema aperto, dove anche parti terze possono offrire servizi tramite mini-app o mini-programmi integrati. Una super-app è una piattaforma o un’interfaccia digitale che integra o raggruppa una vasta gamma di servizi in un’unica applicazione.
Non si tratta di una mera app multifunzione: una super-app è un sistema che permette un’esperienza utente unificata. Con un solo login e un solo sistema di pagamento, gli utenti possono accedere a servizi eterogenei. Da quelli finanziari a quelli logistici, da quelli più sociali a quelli puramente commerciali.
E laddove le banche tradizionali arrancano, non riuscendo a intercettare i nuovi bisogni dei clienti, arrivano le super-app. Le applicazioni in questione, sempre più diffuse e trasversali, offrono microprestiti, carte di credito, pagamenti digitali e gestione del denaro, servizi di trading, il tutto direttamente dal telefono.
È il fenomeno della embedded finance… Il credito non è più un servizio separato, ma integrato nell’esperienza utente. Per esempio, un utente può investire e ottenere un prestito istantaneo mentre fa acquisti online, senza mai uscire dall’applicazione. Le super-app offrono infatti servizi finanziari direttamente, spesso in collaborazione con fin-tech o istituti non bancari.
Grazie ai dati raccolti dalle transazioni, dalle abitudini e dalla geolocalizzazione degli utenti le super-app possono valutare ‘affidabilità creditizia in modo più preciso e dinamico, senza cioè focalizzarsi su requisiti troppo rigidi. La fluidità è il concetto alla base della maggior parte di queste nuove applicazione. E nel mondo del credito, la richiesta di prestiti personali o di BNPL è quasi sempre più veloce e semplice.
Meno burocrazia, meno vincoli. Ecco cosa chiedono tanti consumatori. E le nuove super-app cercano di rispondere proprio a questa esigenza, offrendo agli utenti la possibilità di richiedere liquidi senza dover compilare moduli complicati e noiosi. E senza attese. Tutto, in teoria, avviene in pochi clic.
La prospettiva è dunque molto affascinante, per la comodità e, appunto, per la flessibilità. Ma il boom di queste nuove applicazioni solleva comunque alcune preoccupazioni sia per i consumatori sia per il settore del credito. Ci sono tre problemi fondamentali. Il primo riguarda il sovraindebitamento. Uno dei servizi più presenti nelle super-app è il Buy Now Pay Later, che permette di acquistare beni pagando in rate senza interessi. Ma la mancanza di regolamentazione e trasparenza può portare i consumatori, soprattutto i più giovani, a indebitarsi con troppa facilità.
Il secondo problema… Per legge, se il credito offerto tramite super-app non supera certe soglie (per esempio 200 euro), non rientra nella normativa sul credito al consumo. E ciò lascia gli utenti privi di tutele in caso di problemi. Il terzo problema è quello della dipendenza da un ecosistema chiuso. Le super-app centralizzano molte funzioni (pagamenti, messaggi, acquisti, prenotazioni), rendendo difficile per l’utente uscire da quell’ambiente digitale. Questo può limitare la libertà di scelta e aumentare la vulnerabilità a pratiche scorrette.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
Il social lending è un prestito personale erogato da p...
Quando si cerca un finanziamento tramite un prestito pe...
Prestiti.com proprietà di WEB 365 Srl – Piazza Tarquinia 5 – 00183 Roma RM – P.Iva IT12279101005 – info@prestiti.com