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In seguito alla riduzione del tasso di rifinanziamento principale da parte della Banca Centrale Europea al 2,40%, anche l’INPS ha comunicato i nuovi tassi di interesse da applicare alla cessione del quinto. E ha poi spiegato in che modo verranno attuati i controlli automatici sugli istituti di credito che offrono finanziamenti ai pensionati in convenzione con l’istituto.
Sono dunque entrati in vigore dei nuovi limiti ai tassi applicabili per i prestiti personali con rimborso delle rate attraverso trattenuta automatica sul cedolino della pensione. Attraverso il messaggio n. 1166 del 4 aprile 2025, l’istituto di previdenza sociale ha comunicato che, in attuazione del decreto n. 14360 del 25 marzo 2025 emesso dal MEF, diventa operativo l’aggiornamento dei tassi. Così come previsto dalla legge antiusura (n. 108/1996), che definisce i tassi effettivi globali medi e i relativi tassi soglia oltre i quali il credito viene poi considerato usurario.
Le nuove soglie saranno valide fino al 30 giugno 2025 e si applicano a tutte le operazioni di cessione del quinto (quindi sia su pensione che su stipendio). Le uniche distinzioni riguardano l’importo richiesto. Di conseguenza, per i prestiti fino a 15.000 euro, il tasso medio rilevato è del 13,32%. La soglia d’usura è invece fissata al 20,6500%.
Per i prestiti superiori a 15.000 euro, il tasso medio scende al 9,23%. Mentre la soglia massima legale arriva al 15,5375%. Anche il tasso applicato alle rateazioni dei contributi previdenziali è stato abbassato dall’8,65% all’8,40% annuo.
I nuovi parametri per la cessione del quinto della pensione e dello stipendio sono stati quindi aggiornati, con soglie di tassi differenziate in base all’importo richiesto. Ma la novità, come precisa l’INPS, si applica esclusivamente alle nuove richieste di prestito presentate dal 23 aprile in poi.
Va da sé che per tutti i prestiti i tassi massimi aumentano con l’età del richiedente. Più l’età è alta, più alto è il tasso soglia. Per i finanziamenti sotto i 15.000 euro il tasso massimo è del 20,65% per gli over 79. Cioè il riferimento che, di fatto, coincide con la soglia di usura stabilita dal MEF. Per prestiti di importo superiore a 15.000 euro, i tassi soglia sono in genere più bassi rispetto ai prestiti di importo inferiore, ma anche in questo caso le percentuali salgono con l’età del richiedente. Il massimo è del 15,5375% per gli over 79.
Quando un istituto di credito convenzionato invia una proposta di prestito, il sistema denominato Quote Quinto analizza il piano di ammortamento e verifica che il TAEG non superi i tassi soglia stabiliti per l’età del richiedente e l’importo richiesto. E se dovesse rivelarsi una non conformità ai limiti, il sistema dovrebbebbe respingere con i suoi controlli automatici la proposta.
Inoltre, in caso di anomalie o contratti non conformi, il sistema invierà un alert alle strutture territoriali dell’INPS, che potranno poi provvedere alle opportune verifiche amministrative. Con la nuova procedura integrata con il portale INPS, l’istituto spera di poter proteggere i pensionati e semplificare al contempo la gestione delle cessioni del quinto.
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