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La crisi non è ancora conclamata, ma crescono i dubbi sulla sostenibilità del BNPL. Gli analisti bocciano il modello Klarna.
Il sistema BNPL, ovvero Buy Now, Pay Later, permette ai consumatori di acquistare prodotti e servizi a rate e senza interessi. E negli ultimi mesi tantissimi consumatori hanno deciso di sfruttare il credito messo a disposizione da Klarna e da altre fintech sia online che nei negozi fisici. Poter approfittare di pagamenti dilazionati, senza alcun interesse, non è solo conveniente ma è anche una soluzione pratica per chi ha problemi di liquidità .
Qualcosa però non sta funzionando: il modello di credito proposto da Klarna attrae milioni di utenti, appare conviene e funzionale, ma non ripaga. Per la società finanziatrice i conti infatti non tornano e tutto l’istituto del BNPL sta negli ultimi mesi mostrando delle crepe importanti.
La fintech svedese anticipa il pagamento ai venditori mentre permette ai clienti di rateizzare l’importo della spesa senza interessi. Il guadagno della società dipende dalla commissione pagata dai venditori (del 15% circa). Gli store sembrano interessati al servizio: la commissione non è bassa, ma funziona per poter attrarre clienti e poter offrire un’opzione di acquisto assai richiesta dall’utenza. Ma, di fatto, Klarna si assume tutto il rischio di insolvenza. Se i clienti non riescano a pagare le rate, ci rimette la società . Ed è proprio quello che sta accadendo.
Ecco perché gli analisti stanno parlando di crisi del sistema BNPL. Il modello potrebbe infatti diventare insostenibile se i tassi di insolvenza continueranno a crescere a questo ritmo.
Si parla di una vera e propria crisi finanziaria. Nel primo trimestre del 2025, la società svedese ha registrato una perdita netta di 99 milioni di dollari. Cioè più del doppio rispetto alle perdite dello stesso periodo dell’anno scorso (47 milioni). Il problema sta nell’aumento dei crediti inesigibili. Klarna fa credito praticamente a tutti. E molti consumatori non sono in grado di ripagare le rate. Nonostante ingiunzioni di pagamento e iscrizioni al registro dei cattivi pagatori, tanti utenti riescono a coprire solo la prima rata.. E in questi primi mesi del 2025 il 17% dei finanziamenti non è stato recuperato.
In tutto, Klarna ha anticipato 136 milioni di dollari mai ripagati dagli utenti. I debitori sono soprattutto americani. Klarna ha infatti investito molto nel mercato americano, dov’è ormai il servizio di BNPL più diffuso. Ma l’incertezza economica e l’inflazione hanno reso difficile il recupero dei crediti.
Ecco perché oggi si parla di un modello di business a rischio: tutte le società di BNPL temono di non poter resistere a lungo andare. Klarna sta già pagando per gli errori commessi. La società ha dovuto ridurre il personale (molti dipendenti erano già stati sostituiti da chatbot) e ora deve fare anche i conti con l’IPO sospesa. La quotazione in borsa, prevista per quest’anno, è stata infatti rinviata.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
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