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L’accollo del mutuo è la procedura che permette a una persona detta accollante di subentrare nel pagamento di un mutuo già esistente.
Si parte sempre da un debitore, detto accollato. Poi c’è chi ha finanziato e ora vuole rientrare del credito: l’accollatario. E poi c’è l’accollante, ovvero la persona che si assume il debito dell’accollato. Giuridicamente, l’accollo è una possibilità prevista dall’articolo 1273 del Codice Civile, secondo cui a un dato debitore può sempre sostituirsi un nuovo referente, pronto ad assumersi l’obbligo di rimborsare le rate del debito.
E il concetto di accollo ricorre spesso quando si parla di mutui. Per esempio, quando c’è la vendita di un immobile con mutuo attivo, ’acquirente può accollarsi il mutuo residuo, per evitare di stipulare un nuovo finanziamento. Oppure dopo una separazione, nel momento in cui uno dei due coniugi può decidere di assumersi tutta responsabilità del mutuo.
L’accollo è poi una formula solita quando si acquista la casa direttamente dal costruttore. In molti casi, infatti, i costruttori propongono agli acquirenti l’accollo del mutuo per poter finanziare il resto della costruzione dell’edificio.
In generale, tale contratto va fatto tra il debitore originario e la persona che si assume il suo debito, e non tra la persona che si assume il debito e il creditore (questo caso specifico prende il nome di espromissione). Poi, in pratica, è sempre possibile che il creditore entri a far parte del contratto, acquistando il diritto contro l’accollante.
Ci sono quattro diversi tipi di accollo. Quello semplice (o libero), quello cumulativo, il novativo e il privativo. Nel primo caso, l’accolante si assume un obbligo con l’accollato e diventa automaticamente il nuovo debitore principale. Con il cumulativo, l’accollante non subentra ma si aggiunge all’accollato: entrambi sono ancora responsabili del debito.
Con il novativo, l’accollante prende il posto dell’accollato: il vecchio debito si estingue per farne sorgere uno nuovo. Di conseguenza, ipoteche e i privilegi relativi al debito originario non sono trasferiti al nuovo contratto. Poi c’è il privativo che si esplica nel momento in cui l’accollante si sostituisce al debito originario nel suo debito in qualità di successore.
Secondo ciò che un contratto di mutuo prevede, è dunque possibile che una persona si accolli il debito di un mutuatario originario. Ma nel mutuo il creditore ha sempre voce in capitolo… L’accollato può infatti ritenersi liberato dal suo debito, cioè dall’obbligo di versamento delle rate, solo se la banca aderisce al contratto e se il creditore lo dichiara possibile.
La responsabilità del venditore dipende dal tipo di contratto. Con accollo cumulativo, il venditore resta responsabile: se l’accollante non paga, la banca può infatti pretendere che si faccia avanti il venditore. Se invece l’accollo è libero, il venditore è completamente sollevato da ogni tipo di responsabilità (previo esplicito consenso da parte del creditore).
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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