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Nella sequenza di azioni che dalla richiesta iniziale conducono all’erogazione di un mutuo sono due i momenti chiave: apertura e chiusura dell’istruttoria.
Il secondo momento, quello della chiusura, dà luogo a due esiti possibili. L’apertura dell’istruttoria avviene dopo che il richiedente fa domanda per la concessione di un mutuo, consegnando al finanziatore tutti i dati utili per la valutazione preliminare dell’accordo. Il creditore si concentrerà dunque sull’analisi degli aspetti soggettivi, ovvero sulle condizioni economiche del richiedente, e poi sullo scopo ultimo della richiesta.
In questa fase, di norma, viene chiesto di provvedere al recupero di vari documenti utili. Il finanziatore vorrà entrare in possesso di una copia del compromesso, di un atto di provenienza del bene da acquistare e di tutta la documentazione catastale inerente. Da qui si passa poi alla perizia. Il bene presentato a garanzia del credito deve va infatti esaminato da un perito di fiducia del mutuante. Bisogna infatti stimare con precisione il valore dell’immobile. Poi, a seconda dei casi, si possono svolgere anche altri accertamenti.
Gli istituti di credito, di norma, chiedono un’ipoteca, una fideiussione o una cambiale ipotecaria. In molti casi, le banche possono invece chiedere a garanzia delle polizze assicurative contro incendio e scoppio, sulla vita, contro il rischio di disoccupazione. Ci sono anche altre opzioni put contro il negative equity, cioè il rischio di svalutazione dell’immobile.
Se tutto procede bene, si passa alla chiusura dell’istruttoria. L’istruttoria del mutuo rappresenta una fase determinante. Proprio qui si compie il processo di analisi delle condizioni economiche, patrimoniali e giuridiche del richiedente e, ovviamente, della garanzia offerta. Al termine di questa valutazione, l’istruttoria va chiusa. E due sono gli esiti possibili. Il primo: la delibera di concessione. Il secondo: il rigetto della domanda.
Dunque, a seguito dell’esame delle condizioni economiche e di diritto sul soggetto richiedente (il mutuatario) e della garanzia proposta, arriva il momento di chiudere il processo di istruttoria. E se non c’è delibera, ovvero un ok al finanziamento, il creditore dovrebbe provvedere alla comunicazione di rigetto in modo informale. Statisticamente, la maggior parte delle istruttorie non andate a buon fine non hanno infatti una chiusura formale. In pratica, la banca si limita a non procedere con la richiesta, senza ratificare la “bocciatura”.
Il rigetto dipende il più delle volte da un reddito insufficiente del mutuatario rispetto agli standard del creditore. Di norma, la rata del finanziamento non dovrebbe superare il 25% delle entrate mensili del richiedente. Un rifiuto arriva anche se il richiedente è gravato da protesti o segnalato come cattivo pagatore, oppure se c’è stata una valutazione negativa dell’immobile offerto come garanzia.
Con la delibera, si passa all’atto di mutuo (che per i casi di compravendita è in genere erogato contemporaneamente all’atto di compravendita). Così il contratto entra in pieno effetto. Tradotto: il creditore consegna il capitale al mutuatario. A quel punto, il richiedente ha già conosciuto e accettato le condizioni del finanziamento. Se l’istruttoria ha esito positivo, infatti, arriva la notifica dell’approvazione del finanziamento, dove saranno chiariti i costi e i tempi del mutuo. Cioè, l’importo erogato e la durata, il tasso d’interesse e la tipologia di rimborso e le garanzie accessorie.
Con una banca tradizionali i tempi per la chiusura dell’istruttoria possono essere lunghi. Difficilmente si può ottenere una risposta prima di un mese. In media passano quasi sempre tra i quaranta e i sessanta giorni. E ci sono pure casi in cui l’istituto di credito si prende tre mesi di tempo. Con le fintech e le banche online come prestiti.com il processo è molto più agile. Grazie all’automazione delle analisi, i tempi di approvazione scendono a una decina di giorni. In molti casi, dopo una settimana si ha già una chiusura dell’istruttoria.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
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