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Dal 2026, anche nel nostro Paese entrerà in vigore una nuova normativa per la regolamentazione del BNPL. Cosa cambia.
Il Buy Now Pay Later è un sistema di pagamento che permette al consumatore di acquistare beni e servizi subito e pagarli in rate successive, il più delle volte senza interessi. Sul web, per gli acquisti sui principali store, ma non solo, è ormai prassi comune scegliere questa soluzione apparentemente più comoda per gestire le spese attraverso più rate.
La facilità di accesso al credito BNPL è però già un problema. I consumatori, secondo quanto riscontrato da molte analisi e ricerche, tendono a spendere più di quanto possano effettivamente permettersi, illudendosi che il debito con i sistemi BNPL si meno stringente e grave rispetto a quello relativo ad altri finanziamenti. Per di più, il BNPL in Italia non è ancora regolamentato in modo specifico. E ciò significa che le tutele per i consumatori sono meno definite rispetto a quanto succede con i prestiti tradizionali.
In tutta Europa il fenomeno del BNPL è in costante ascesa. Ecco perché l’UE si è mossa per regolamentare tale tipo di strumento di credito. Nella fattispecie, gli Stati membri dovranno recepire la nuova direttiva, nota come CCD II, entro il 20 novembre 2025. Dopodiché, la piena applicazione della normativa è prevista a partire dal 20 novembre 2026. Quindi, molto presto le aziende che offrono soluzioni BNPL dovranno adattarsi a nuovi requisiti normativi per continuare a operare nel mercato europeo.
Le nuove regole per il BNPL in Italia entreranno dunque in vigore a partire dal 20 novembre 2026. Ma quali sono? E cosa cambierà per i consumatori? In sostanza, si tratta di normative tese a rafforzare la protezione dei consumatori e ad aumentare la trasparenza dei contratti. La direttiva europea sul credito al consumo imporrà nuove regole che però potrebbero anche rendere più difficile l’accesso al credito. I fatti dico che, finora, le società attive nel BNPL hanno concesso allegramente credito a chiunque. Per poi aggredire i debitori con penali o affidandosi a enti di riscossione di credito o a denunce.
Dal 2026, quindi, gli operatori (grandi o piccoli) che offrono soluzioni di BNPL dovranno preoccuparsi attivamente della valutazione della solvibilità del consumatore e avranno l’obbligo di fornire informazioni dettagliate ai clienti. Inoltre, si parla anche del garantire ai consumatori la possibilità di recesso entro quattordici giorni senza penali.
Dunque, prima di concedere un finanziamento buy now pay later, tutti gli operatori saranno obbligati a valutare la capacità del consumatore di rimborsare la dilazione di pagamento. A parte ciò, con la nuova direttiva i consumatori avranno il diritto di essere informati in modo chiaro e dettagliato su tutti i costi, sui termini e sulle condizioni del finanziamento. Di conseguenza, come già accennato, è verosimile che le nuove regole potrebbero rendere più difficile l’accesso al BNPL per i consumatori con basso merito creditizio. Ma al contempo la nuova direttiva offrirà maggiore protezione e trasparenza in un settore dove sono frequenti le ambiguità e gli abusi.
Diventa per esempio fondamentale la possibilità per i consumatori di ricevere dettagli chiari e comprensibili sui termini della rateizzazione. Ovviamente, con eventuali costi nascosti e conseguenze dei mancati pagamenti. Per conoscere nel dettaglio le novità, bisogna leggere quanto il 30 ottobre 2023 l’Unione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: la Direttiva 2023/2225/UE. Meglio nota come Consumer Credit Directive II. Si tratta di un aggiornamento normativo che in pratica estende le disposizioni della precedente direttiva del 2008 per includere tutte le nuove forme di credito al consumo, compreso appunto il BNPL.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
Collabora regolarmente con testate online autorevoli come BlitzQuotidiano.it e Lamiapartitaiva.it, offrendo ai lettori approfondimenti chiari e dettagliati su argomenti complessi quali prestiti, gestione del denaro, normative fiscali e strategie per l’ottimizzazione delle risorse economiche.
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