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Molti mutuatari scelgono di interfacciarsi con un agente o con un moderatore creditizio. L’intermediazione nel credito è ormai fondamentale per chi ricerca finanziamenti.
Queste figure professionali (quella dell’agente e del mediatore) sono spesso confuse. Ma non sono sovrapponibili. Gli agenti creditizi operano su mandato di una banca o di un istituto finanziario. Sono dunque figure chiamate a promuovere specifici prodotti di credito (prestiti, mutui, cessioni del quinto…). E il loro compenso è generalmente sostenuto dal creditore e incluso nel costo complessivo del mutuo o del prestito.
I mediatori creditizi, invece, agiscono in modo indipendente. Non hanno dunque legami con gli istituti finanziari. Sono professionisti che aiutano il consumatore a trovare le condizioni più vantaggiose in cambio di una percentuale. Il loro compenso viene quindi pagato direttamente dal cliente. Si tratta di un costo che può variare in base al tipo di risultato o agli accordi iniziali.
Sia l’agente che il mediatore possono offrire prestazioni inerenti all’ambito della consulenza finanziaria e possono gestire la fase preliminare della richiesta di mutuo. Entrambi, poi, sono chiamati a trattare con il creditore per ottenere delle condizioni migliori. L’agente può offrire al cliente soluzioni vantaggiose come un vero e proprio promoter. Il mediatore punta invece a trovare fra più offerte quella più conveniente.
In ogni caso, ogni volta che si passa attraverso un mediatore o un agente, entrano in gioco dei costi aggiuntivi. Ecco perché bisogna fare particolare attenzione alla trasparenza delle offerte. Capita sovente che i mediatori possano proporre mutui meno convenienti rispetto a quelli ottenibili direttamente dalle banche.
Secondo il rapporto Oam-Prometeia, nel 2024 circa il 30% dei mutui residenziali in Italia è stato concluso attraverso la mediazione di agenti e mediatori creditizi. La percentuale sale addirittura al 70% considerando la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Tali dati confermano dunque la crescente importanza degli intermediari del credito, soprattutto alla luce del fenomeno della continua e progressiva chiusura degli sportelli bancari fisici. Il numero degli agenti creditizi continua a crescere parallelamente alla riduzione degli impiegati in banca chiamati a interagire con l’utenza.
Bisogna però tener conto della nuova Direttiva UE sul credito al consumo. Il CCD II ha infatti introdotto diverse modifiche che hanno già modificato il lavoro dell’agente e del mediatore creditizio. La direttiva ha per esempio imposto requisiti più stringenti sulle informazioni da fornire ai consumatori, rendendo più complessa la fase di consulenza e ha introdotto limiti più rigidi sui tassi di interesse e sulle commissioni applicabili, riducendo così i margini di guadagno per gli intermediari.
Sempre secondo quanto dettato dalla nuova direttiva, le campagne di marketing dovranno rispettare criteri più severi per evitare pratiche ingannevoli. E ciò ha di certo modificato alcune delle strategie di vendita più consolidate. Ma tutto ciò non sembra preoccupare gli operatori del settore.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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