Ottieni un finanziamento non vincolato all'acquisto di beni o servizi.
Il 2025 si sta rivelando un anno felice per il credito retail in Italia. La crescita appare sostenuta in quasi tutte le sue componenti.
Dopo anni di incertezza e tassi elevati, la stabilizzazione dei mercati e la fiducia dei consumatori stanno rilanciando non solo i mutui, ma anche i prestiti personali e, soprattutto, le nuove forme di finanziamento come il BNPL. Per credito retail s’intende appunto l’insieme dei finanziamenti concessi da banche e finanziarie a persone fisiche. Vale a dire cioè consumatori singoli e famiglie. E non ad aziende oppure a enti pubblici.
Il termine retail deriva da un’espressione della lingua inglese che deriva dal francese medievale. Letteralmente, significa al dettaglio. È infatti usato per indicare, in genere, tutte quelle attività economiche rivolte direttamente al consumatore finale. In ambiente anglosassone si è soliti opporre il retail al wholesale, cioè all’ingrosso, che anche nel credito riguarda i rapporti tra aziende. Quanto all’etimologia del vocabolo, le radici francesi vanno ricercato nel verbo retaillier, che significava tagliare a pezzi. Proprio come succede nel commercio al dettaglio, che vende porzioni singole di beni o servizi.
Di conseguenza, il credito retail include tutte le forme di credito al consumo, i mutui immobiliari, i prestiti personali e finalizzati e i vari strumenti di pagamento rateale. Nel 2025, il credito retail è in forte espansione anche nel nostro Paese. I mutui, dopo i tagli ai tassi operati dalla BCE, hanno registrato circa un +40% su base annua. Il BNPL è cresciuto addirittura del 42%. I prestiti personali, cioè i finanziamenti per spese generiche (come per esempio viaggi, ristrutturazioni), non vincolati, con tasso fisso o variabile, sono cresciuti del 13% rispetto al 2024. Poi c’è la cessione del quinto, lo strumento preferito da lavoratori pubblici e pensionati per la stabilità e la durata. Secondo il CRIF la cessione del quinto ha registrato un +7,6% nel 2025.
Solo i prestiti finalizzati, secondo il CRIF, sono scesi. Dunque, nonostante il 2025 sia un anno positivo per il credito al consumo in generale, i prestiti legati all’acquisto di beni specifici (come automobili, elettrodomestici o smartphone) hanno già registrando un calo evidente. La flessione dovrebbe essere quasi del 4% su base annua. E perché? Probabilmente, perché i consumatori sono orientati a ottenere liquidità libera e a muoversi in contesti più flessibili. Chiedono dei prestiti, ma poi vogliono gestire i capitali senza vincoli.
Di certo, la crisi del prestito finalizzato dipende anche dal boom del BNPL. Il buy now pay later appare più immediato e accessibile, soprattutto ai più giovani e per gli acquisti online. E dato che il credito retail è trainato dalla Gen Z e dai Millennial, è normale che i finanziamenti finalizzati non siano più lo strumento preferito o privilegiato.

Storicamente, i prestiti finalizzati vengono chiesti dai consumatori per acquisti più impegnativi… Per auto, moto e beni durevoli. E gli italiani sono oggi più prudenti su certe spese. O, semplicemente, hanno più difficoltà a impegnarsi. Quindi acquistano meno auto. E quando lo fanno, magari, cercano nuove forme di credito più flessibili. In generale, il credito retail segue sempre ciò che vuole il consumatore. Qualche romantico potrebbe illudersi e dire che è il credito del popolo, “tagliato” appunto su misura per ogni borsa, per ogni progetto.
Più nel concreto, la definizione tecnica che tiene insieme i prestiti personali, i mutui, le cessioni del quinto e il BNPL ha a che fare con la contemporaneità, ovvero con quei prodotti pensati per la sua vita quotidiana, e non per i bilanci di una multinazionale. Volendo, potremmo anche dire che questo concetto generale è una metacategoria in cui inserire le mutevoli priorità dei consumatori. E secondo gli ultimi dati, l’andazzo è chiaro: l’Italia nel 2025 vuole tornare investire nella casa, nella sostenibilità e nella flessibilità. Ma sempre con un occhio alla sicurezza e alla possibilità di non sovraindebitarsi.
Prestiti e finanziamenti permettono ai consumatori di realizzare tanti progetti diversi, di affrontare spese impreviste e migliorare la propria qualità della vita. Ma come ogni strumento potente, anche il credito retail va usato con consapevolezza.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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