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Le rate annuali della polizza assicurativa del mutuo possono essere detraibili in dichiarazione dei redditi. Ma come?
La detrazione è al 19%. Ma non è sempre possibile. Le spese connesse alla polizza assicurativa del mutuo possono essere portate in detrazione solo in determinati casi. L’Agenzia delle Entrate ha spiegato in un messaggio ufficiale che la detrazione è applicabile se la polizza copre rischi specifici. Come il decesso. O come l’invalidità permanente superiore al 5%.
L’AdE chiarisce dunque che, in via generale, le spese sostenute per le polizze assicurative sono detraibili dall’IRPEF, nella misura del 19%, ma appunto solo nel caso di contratti stipulati per i rischi citati (di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%, da qualsiasi causa derivante). Oppure per i rischi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Ma non è tutto: con le polizze sottoscritte dopo il 2001, la detrazione è valida solo in un caso. E cioè quando l’assicurazione non consente la possibilità di recesso da parte della compagnia.
Le polizze assicurative legate al mutuo rappresentano coperture che proteggono il mutuatario e la banca da eventi imprevisti che potrebbero in qualche modo compromettere il pagamento delle rate. Le tipologie di polizze sono varie. E, di norma, esistono polizze obbligatorie e altre facoltative. Tra le obbligatorie, c’è la polizza scoppio e incendio, che copre i danni all’immobile causate da incendi, esplosioni o eventi naturali. Tale assicurazione non è detraibile.
Alcuni creditori concedono il mutuo chiedendo al mutuatario di aderire a un contratto di assicurazione di polizza vita. Si tratta di un’assicurazione facoltativa che estingue il mutuo in caso di decesso del mutuatario, evitando così che il debito ricada sugli eredi. Un’altra assicurazione facoltativa è quella sull’invalidità, che copre le rate in caso di invalidità temporanea o permanente.
E questi due tipi di assicurazione collegate al mutuo possono essere detraibili. La terza assicurazione facoltativa è la polizza perdita del lavoro che aiuta a sostenere le rate in caso di licenziamento o perdita di reddito.
Il costo della polizza varia in base a vari fattori. Dipende dall’importo del mutuo, dall’età del mutuatario e dalle varie coperture scelte. Ma, in generale, il premio assicurativo può ammontare a circa il 5% del totale del finanziamento erogato. E quando il mutuo viene estinto anticipatamente, la compagnia assicurativa può rimborsare la parte di premio non goduta.
L’importo massimo detraibile varia in base alla tipologia di polizza. Si arriva a 530 euro per le assicurazioni che coprono il rischio di morte o invalidità permanente. L’altro limiti è di 1.291 euro per le polizze che tutelano contro la non autosufficienza. Il limite di detraibilità è di 750 euro per le polizze vita a tutela di persone con disabilità grave.
La detrazione fiscale per le polizze CPI (cioè credit protection insurance) a premio unico segue delle regole specifiche. In base alla normativa vigente, la detrazione del 19% è applicabile solo alla parte del premio riferibile ai rischi di morte e invalidità permanente superiore al 5%. Mentre tutta la componente relativa alla perdita di impiego non è agevolabile. La detrazione della polizza assicurativa può essere esercitata una sola volta, nell’anno successivo alla sottoscrizione dell’assicurazione.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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