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Non è sempre possibile portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo prima casa nel Modello 730. I requisiti.
Con la detrazione del 19% sugli interessi passivi del mutuo prima casa, il risparmio massimo è di 760 euro all’anno. Tale somma si calcola applicando il 19% al limite massimo di interessi detraibili, pari a 4.000 euro. Il risparmio può dunque essere relativamente importante sulla spesa relativa all’IRPEF. Ma sempre entro certi limiti.
Bisogna considerare che, diversamente dagli interessi, la quota di rimborso del capitale ricevuto (incorporata in ogni rata), non può essere detratta. In generale, dunque, la detrazione degli interessi passivi del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare solo parte degli oneri sostenuti. Parliamo di quasi un quinto: il 19%. Il risparmio può essere ottenuto attraverso la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello in cui sono state pagate le rate alla banca o alla finanziaria. La cifra va inserita nel rigo E7, sezione I del Modello 730.
Per capire quale cifra inserire bisogna basarsi sul prospetto riepilogativo degli interessi passivi pagati fornito dalla banca. Si tratta di un documento spesso indicato come certificazione degli interessi. Volendo, dunque, si può contattare anche il finanziatore per ottenere il prospetto più aggiornato.
Per usufruire della detrazione IRPEF bisogna rispettare alcune condizioni di base. Quali? Il mutuo deve essere stato stipulato solo ed esclusivamente per l’acquisto dell’abitazione principale. Cioè per quella in cui risiede il nucleo familiare. Inoltre, l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto. L’ultimo requisito riguarda il fatto che il contribuente che intende beneficiare della detrazione debba essere sia intestatario del mutuo che proprietario dell’immobile. Oppure nudo proprietario (se è stato istituito un usufrutto).
Come anticipato, è possibile detrarre il 19% degli interessi passivi pagati alla banca, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno. Per farlo bisogna presentare una documentazione opportuna. Serve innanzitutto il contratto del mutuo. Occorre poi presentare il rogito notarile che attesta l’acquisto dell’immobile. Ci vogliono anche le ricevute dei pagamenti effettuati.
Dopodiché bisogna compilare il Modello 730. Nella fattispecie, il contribuente (o il suo sostituto d’imposta) dovrà inserire gli interessi passivi nella sezione dedicata alle spese detraibili. Poi sarà opportuno verificare che l’importo indicato non superi il limite massimo consentito.
Se il mutuo è cointestato, la detrazione viene suddivisa tra i titolari in base alla percentuale di proprietà dell’immobile. Se il mutuo non riguarda l’acquisto ma la ristrutturazione dell’abitazione principale, l’importo massimo annualmente detraibile al 19% è di 2.582,28 euro.
Esperto di economia e finanza con una competenza consolidata nella redazione di articoli su temi economici, fiscali e finanziari.
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